I denti del giudizio
Tutto quello che c’è da sapere

CEPEB

L’essere umano nasce senza denti. I primi spuntano durante i primi mesi di vita, ma non sono definitivi, sono i cosiddetti denti da latte.

Intorno ai tre anni sono tutti al loro posto. Intorno ai sei anni, invece, questi primi denti cominciano a cadere, visto che dovranno essere sostituiti dalla dentatura definitiva, in un processo che va avanti per anni, la cui tappa finale si raggiuge ad un’età compresa fra i 18 e i 25 anni.

In realtà, c’è ancora un altro step, ovvero ci sono altri denti che spuntano in età anche più avanzata e non vanno a sostituire nessun dente da latte: si tratta dei cosiddetti denti del giudizio, che possono fare la loro comparsa anche intorno ai 30 e ai 40 anni, come potrebbero anche non farla mai.

Perché questi denti si comportano in maniera diversa da tutti glia altri? Qual è la loro funzione? Perché se ne sente parlare perlopiù in relazione a problemi ed estrazioni?

Perché si chiamano denti del giudizio?


Partiamo dal loro nome. Questi denti, che tecnicamente vengono definiti terzi molari o ottavi, vengono più comunemente designati con questo curioso nome popolare di denti del giudizio. Perché? Semplicemente perché, a differenza di tutti gli altri, che spuntano fra l’infanzia, l’adolescenza e la prima giovinezza, questi compaiono in età più avanzata, anche intorno ai 30/40 anni, un’età in cui si dovrebbe avere maggiore giudizio. Sono, quindi, i denti della piena maturità.

Il loro posto è all’estremità dell’arcata dentale, ne possediamo, quindi, potenzialmente quattro. Diciamo potenzialmente perché non è detto che escano tutti: i denti del giudizio, infatti, possono anche rimanere nell’osso della mandibola o della mascella – in questo caso si parla di ipodonzia – senza mai uscire, o alcuni sì e altri no.

L’evoluzione della specie e i denti:


Da un punto di vista evolutivo la loro esistenza rappresenta un retaggio della nostra specie, o meglio della necessità dell’uomo preistorico di disporre di mascelle e mandibole poderose, con una dentatura numerosa e potente, in grado di permettere loro di masticare alimenti duri non cotti e carne cruda.

Oggi queste esigenze non ci sono più, eppure il numero dei denti della nostra specie non è cambiato. È cambiata, semmai, la grandezza della nostra bocca in relazione alla tipologia di cibo che compone la nostra alimentazione, e questo è uno dei motivi per cui si verificano tanti problemi con i denti del giudizio.

Quindi, stando all’evoluzione, i denti del giudizio sono attualmente inutili alla masticazione e non hanno alcuna rilevanza nemmeno sull’estetica del sorriso.

I problemi dei denti del giudizio


Premettiamo che non è la regola avere problemi con i denti del giudizio, anche se ogni tanto se ne sente parlare, di solito, in relazione a interventi o estrazioni.
Infatti, se escono senza intoppi, se trovano un loro spazio sufficiente accanto agli altri molari, i denti del giudizio non sono causa di particolari problematiche, non più di tutti gli altri.

I problemi si manifestano nel caso in cui si presentino delle difficoltà durante la loro uscita: può capitare, infatti, che i denti del giudizio riescano ad uscire solo parzialmente, oppure possono persino rimanere totalmente all’interno della gengiva, andando ad esercitare una pressione anomala sui molari a loro vicini e, di conseguenza, su tutto il resto della dentatura, andando ad originare possibili problemi ortodontici, cioè andando a danneggiare potenzialmente la giusta posizione di tutti gli altri denti.

Consideriamo poi che lo loro posizione così arretrata nelle arcate dentali determina una maggiore difficoltà di pulizia sempre, figuriamoci nel caso in cui non fossero ben allineati o usciti parzialmente; è per questo che è assai frequente che ai denti del giudizio si colleghino problematiche quali lo sviluppo di placca, tartaro, carie, ascessi, infezioni, parodontiti, cisti, gonfiori e pulpiti, che portano, nella maggior dei casi, alla scelta dell’estrazione, vista anche la loro “inutilità”, piuttosto che della cura.

Spesso anche la loro stessa eruzione, quando è problematica, si fa notare sin dall’inizio. Infatti, ad una comparsa complicata dei denti del giudizio si associano una serie di disturbi che fanno subito pensare a soluzioni drastiche e definitive. In genere, ci si preoccupa della comparsa dei denti del giudizio quando essa è accompagnata da dolore – che può arrivare fino alla zona dell’orecchio – gonfiore della parte interessata, arrossamento e sanguinamento delle gengive, mal di testa, difficoltà di masticazione, ad aprire la bocca e a deglutire.

Se ci si trova in questi frangenti può essere utile assumere un medicinale antinfiammatorio, ma sarebbe quanto mai opportuno procedere ad una visita presso il proprio dentista, che potrà stabilire la “gravità” delle complicazioni legate alla comparsa dei denti del giudizio.

Di sicuro, già durante le visite periodiche dal proprio dentista si riesce a fare un quadro della situazione, prevenendo le evenienze più estreme. Anche in questo caso, quindi, è molto importante eseguire con costanza i controlli periodici per la salute della bocca.

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