Da vecchia macchina da scrivere a incredibile guadagno: ecco quanto puoi incassare oggi

Quanti ricordi saltano alla mente quando si pensa alle vecchie macchine da scrivere! Questi particolari oggetti hanno rivoluzionato il mondo della scrittura in tempi passati, permettendo di velocizzare e rendere più precisa la stesura di testi più o meno lunghi. Nonostante siano ormai obsolete e superate dalle nuove tecnologie, le macchine da scrivere rimangono interessanti oggetti da collezione.

Le macchine da scrivere: caratteristiche e peculiarità

Facciamo un salto nel tempo e giungiamo nel XIX secolo, il 1800, che ha visto la nascita del primo modello realmente funzionante di macchina da scrivere: siamo negli Stati Uniti, è il 1868 e un certo signore, chiamato Christopher Latham Sholes inventa la prima macchina da scrivere in assoluto, commercializzata a partire dal 1873.

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È da qui che parte la storia delle macchine da scrivere. Nel corso degli anni successivi il primo modello è stato progressivamente migliorato e modificato: è stato aggiunto il carrello mobile, si è avuta l’introduzione della barra spaziatrice e anche la possibilità di poter osservare il testo mentre si scriveva, dettaglio molto importante.

Insomma, nel corso dei decenni il design e le funzionalità sono state migliorate arrivando, nel corso del secolo scorso, ad ottenere macchine da scrivere efficienti e professionali, indispensabili per lavori d’ufficio, di giornalismo, di editoria e così via, ai quattro angoli della Terra. Niente a che vedere con le tecnologie attuali ma pur sempre indispensabili per l’epoca!

Le tipologie di macchina da scrivere

Nonostante le migliorie apportate nel corso degli anni, le macchine da scrivere, a partire dal primo modello, hanno presentato delle caratteristiche più o meno comuni. Tra queste, sicuramente, figura la tastiera che consentiva, premendo uno specifico tasto, di riportare il carattere corrispondente sul foglio inserito precedentemente nell’apposito spazio. Per poter funzionare al meglio, poi, la macchina da scrivere doveva essere dotata di nastro inchiostrato.

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A prescindere da queste caratteristiche comuni, sono varie tipologie di macchine da scrivere susseguitesi nel corso del tempo: le macchine da scrivere manuali e portatili erano caratterizzate da leggerezza e compattezza e risultavano ideali per gli scrittori e per un uso personale; le macchine da scrivere elettriche, invece, sono di fattura più recente e hanno caratterizzato gli anni ’50 del secolo scorso.

Queste ultime, essendo dotate di motori, erano più facilmente fruibili e permettevano di scrivere più velocemente testi più lunghi. Tradizionali, invece, sono le manuali da scrivania, la cui robustezza e grandezza permetteva di utilizzarle in ufficio e in segreteria, dove se ne faceva un uso intensivo. Infine, non dobbiamo dimenticarci delle macchine a sfera, molto particolari in quanto i caratteri non si trovavano sul leve ma, appunto, su una sfera, rendendole precise e veloci.

Le macchine da scrivere come oggetti da collezione

Come abbiamo già accennato nei paragrafi precedenti, al giorno d’oggi le nuove tecnologie sono talmente avanzate da aver reso obsoleto l’utilizzo di macchine da scrivere di qualsiasi tipo. Possiamo affermare che le vecchie macchine da scrivere rappresentano gli antenati dell’attuale computer. Questo, tuttavia, non significa che tali strumentazioni abbiano perso il loro fascino.

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Per poterle vedere da protagoniste, infatti, dobbiamo addentrarci nello stupendo e interessante mondo del collezionismo. Alcuni esperti del settore e appassionati, infatti, pagherebbero delle discrete somme per poter entrare in possesso di alcuni modelli particolari, caratterizzati da design inconfondibile, rarità e un certo valore storico-culturale. Esse, quindi, rappresenterebbero un piccolo capolavoro di ingegneria tutt’oggi apprezzato.

La possibilità, in alcuni casi, di potere ancora mettere in funzione tali modelli vintage e antichi rendono ancora più affascinante questo strumento di scrittura. Se possiedi una vecchia macchina da scrivere, quindi, non buttarla! Se non pensi di poterla valorizzare, potresti pensare di farla valutare per poter essere venduta agli appassionati di collezionismo.

Quanto può valere oggi una macchina da scrivere?

La valutazione delle macchine da scrivere non può essere improvvisata! La miglior cosa da fare è rivolgersi a professionisti del settore che possano, con il proprio occhio esperto, valutare varie caratteristiche e stabilire un prezzo che sia realistico e in linea con il mercato attuale. Alcuni esempi di peculiarità che vengono considerate nel corso della valutazione?

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Sicuramente il marchio e il modello. Esistono delle precise tipologie di macchina da scrivere che sono diventate un’icona storica indelebile. Anche l’anno di produzione e la rarità possono essere un fattori discriminanti per stabilire il prezzo. Non va poi dimenticato la proprietà storica! Se, infatti, un particolare esemplare è appartenuto a un personaggio storico di spicco, il suo valore può schizzare alle stelle.

Infine, ma non per importanza, non possiamo non citare lo stato di conservazione: esemplari dello stesso modello conservati in maniera differente possono avere valore differente. Ovviamente, le macchine da scrivere non usurate o che non presentano graffi, rotture e mancanza di pezzi avranno un valore più elevato. Generalizzando, si può partire da valori di poche decine di euro fino a giungere a migliaia di euro.

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