
Scegliere il miglior conto in banca è abbastanza complicato, in quanto l’offerta è mediamente molto ampia e non tutte sono ugualmente convenienti per ogni forma di utilizzaore specifico. Anche per condizioni, limiti e vantaggi si tratta di una platea di prodotti estremamente diversificati, condizione che è ben evidente anche se l’utilizzo medio è quello comune. Questo porta a scegliere “bene”
Come scegliere il conto
Il conto in banca per definizione evidenzia il tradizionale “conto corrente”, elemento che da sempre risulta essere uno strumento che può garantire una serie di funzioni finanziarie ai propri titolari, dalla possibilità di effettuare pagamenti, ma anche di riceverli attraverso varie strutture (come ad esempio i bonifici), che non sono però gli unici servizi.

Al giorno d’oggi un conto corrente deve presentare altre peculiarità aggiuntive, condizione non affatto difficile da trovare, ma come detto la scelta potenziale è molto ampia. Per questo non possiamo dichiarare “su quale puntare” ma come orientarsi per scegliere il migliore in base alle nostre dirette esigenze da correntista, condizione che fa la differenza.
Non tutti infatti abbiamo bisogno delle medesime condizioni, esistono conti più adatti a chi ha bisogno di liquidità costante, quindi prelievi in contante, chi necessita di commissioni su valute differente, altri ancora favoriscono altri aspetti. Oltre a questo è bene ricordare alcune regole “basilari” importanti da conoscere quando si sceglie un conto in banca.
Conto corrente o conto deposito?
Con questi due termini si configurano le principali forme di “conto in banca”, simili ma diversi per struttura: il primo è più orientato all’utilizzo standard, garantisce una gesttione abbastanza equilibrata, tra le possibiità di prelievo di contante, pagamenti elettronici forniti e garantiti tramite una carta di pagamento / di debito e bonifici come servizi base.

Il conto deposito è come intuibile più orientato a fornire una platea di servizi inerenti al generare interessi progressivi nel corso del tempo, seguendo un meccanismo simile ai buoni, quindi sono disponibili meno possibilità di utilizzare concretamente il denaro quando si desidera. In questo caso infatti il conto deposito è impiegato per “tenere lì i soldi” e generare un guadagno progressivo.
Ad oggi esistono numerose possibilità di sfruttare anche il tradizionale conto corrente con tutte le funzionalità standard ma con l’aggiunta potenziale di poter comunque ottenere una forma di ritorno in termini di interesse sul capitale accumulato, naturalmente sotto forma di interessi minori rispetto al conto deposito. Come se fosse una sorta di via di mezzo tra un conto corrente ed un conto deposito.
Come scegliere il conto
In primo luogo verificare i costi: generalmente quelli moderni non presentano un costo vero e proprio e vanno concepiti esclusivamente in base ai servizi, ad esempio quelli totalmente a zero spese e commissioni. Se facciamo ricorso ai bonifici costanti, attenzione a questa voce, idem di casi per quanto riguarda i prelievi di contanti.

Valutare i già citati tassi di rendimento, spesso le banche moderne offrono dei tassi di guadagno lordi che vanno considerati anche dal punto di vista netto (ovvero calcolando anche le imposte), anche se per un periodo di tempo più o meno limitato, in senso generale si tratta di un ambito che può essere utile per molti.
Valutare i servizi aggiuntivi come il cashback che permette di riottenere una percentuale di quanto speso su determinati portali, siti web e servizi. Questa proposta è oramai molto comune e risulta essere prevedibilmente molto “spinta” da parte delle banche di tutta Europa, valutare però se è qualcosa che davvero può esserci utile.
Altri dettagli da considerare
Se scegliamo un conto corrente avanzato, bisogna considerare l’opzione tra canone fisso e variabile (se facciamo molte operazioni, è meglio optare sul primo tipo, che al netto di tutto, garantisce di ammortizzare i costi), se invece i servizi non sono costantemente impiegati, può essere conveniente fare ricorso a conti a tasso variabile.

Attenzione ai limiti di spesa oltre a quelli di prelievo, spesso alcune banche o anche alcune opzioni di conto della stessa compagnia finanziaria generano una serie di limitazioni legate proprio alle spese in un lasso di tempo variabile come possono essere ad esempio un mese, 3 mesi oppure di più.
Infine controllare l’affidabilità dal punto di vista digitale del conto, che è oramai obbligatoriamente legato ad un sito e ad una app per smartphone. Questa deve essere più completa ed intuitiva possibile, anche perchè con sempre maggiore frequenza l’app viene utilizzata al posto non solo della tessera di pagamento ma anche della stessa filiale.