Moneta da 2 centesimi rara: gli istituti numismatici avvertono che potrebbe cambiarti la vita

Non ti sembra possibile che una moneta del valore nominale di 2 centesimi possa farti diventare così ricco da cambiarti la vita? E invece è proprio così. Infatti, c’è sempre più la passione e l’interesse per le monete, non solo antiche ma anche quelle attuali che ancora usiamo oggi. Per certi esemplari i collezionisti sarebbero disposti a pagare davvero tanto.

Quindi, anche i 2 centesimi di rame, quelli che hai vergogna ad usare e che lasci nel portafoglio tantissimo tempo, possono in realtà essere un tesoro. Quindi, controlla sempre i pezzi che arrivano nelle tue mani, aguzza la vista, perché potresti diventare ricco ma senza saperlo. Scopriremo infatti i dettagli da considerare.

Non tutte le monete da 2 centesimi infatti sono rare. Ci sono alcuni fattori che devono essere soddisfatti e che fanno lievitare il valore di una moneta. Inoltre, parleremo anche delle monete da 2 centesimi che davvero sono di valore oggi e quanto valgono. Non ci resta dunque che cominciare.

Cosa rende una moneta da 2 centesimi rara

Una moneta da 2 centesimi è rara se soddisfa determinati requisiti che in realtà valgono per qualsiasi altra moneta, tanto antica quanto moderna. Infatti, come anticipato, non basta avere semplicemente una moneta da 2 centesimi ma bisogna che soddisfi determinati requisiti. Fra questi, per essere rara, una moneta deve essere stata coniata a tiratura limitata.

Ciò vuol dire che deve essere stata coniata in pochi esemplari e deve aver circolato poco. Poi, il valore aumenta per le monete che sono state coniate per determinati eventi e quindi siano commemorative. Infine, se presentano degli errori di conio (quindi per esempio un disegno è coniato male, manca oppure è raddoppiato) o difetti, queste varranno molto di più.

Ma se ci sono tutti questi elementi o solo uno, per definire davvero il valore della moneta bisognerà considerare il suo stato di conservazione. Infatti, se non presenta segni di usura, graffi o ammaccature, la moneta varrà molto di più. Infatti, il miglior stato di conservazione, quando infatti è tenuta in condizioni eccellenti, si chiama Fior di Conio.

Monete da 2 centesimi rare

Alcune monete da 2 centesimi possono valere davvero una fortuna. Anche se il loro valore nominale è davvero “misero”, dobbiamo pensare ad alcuni esemplari molto ricercati e ambiti dai collezionisti. Si tratta per esempio della moneta da 2 centesimi coniata in Vaticano nel 2002 di cui sono stati coniati solo 67.000 pezzi.

Può valere infatti circa 110 euro. Per riconoscerla, bisogna distinguere il globo, il numero 2 con le 12 stelline dell’Unione Europea e il simbolo del vaticano sul lato. Di valore sono anche le 2 centesimi coniate in altri Stati come per esempio quella francese del 2002 di cui sono stati coniati solo 9000 esemplari.

Oppure la moneta di Cipro del 2013 di cui hanno circolato solo 90.000 monete. Anche in questo caso il valore è di un centinaio di euro ma per avere davvero una stima precisa, è sempre importante farle valutare da un perito numismatico. Il suo consulto ovviamente sarà a pagamento quindi prima di optare per questa strada, fare le proprie opportune valutazioni (se infatti la moneta fosse molto rovinata, non converrà per nulla “scomodare” il professionista”).

Altre monete di “rame” di valore

Oltre alle monete da 2 centesimi, ci sono altre di quelle di “rame” di valore come quelle da 1 centesimo o da 5 centesimi. Per esempio, quella da 1 centesimo del 2003 della Repubblica di San Marino, se ben conservata, può valere anche 10 euro. Ha il globo, le 12 stelle dell’Unione Europea e Castel del Monte raffigurato.

Un’altra moneta da 1 centesimo però senza anno, vale ben 550 euro e questo è dovuto ad un errore di produzione, poiché ha l’incisione solo sul retro. Un’altra moneta da un centesimo rara è quella che è stata coniata della dimensione della 2 centesimi e presenta la Mole Antonelliana sul retro. Questa può valere anche 2500-3000 euro. Durante un’asta è stata venduta a 6000 euro.

Per quanto riguarda le 5 centesimi, una delle più rare è quella della Repubblica di San Marino del 2003 che, tenuta in buone condizioni, può valere anche 10 euro. Oppure può far guadagnare 15 euro per quella coniata dalla Zecca di Roma del 2003, in tiratura limitata. Quella coniata dalla Zecca Vaticana nel 2002 invece, può valere 40 euro perché sul retro c’è appunto il simbolo vaticano.

Conclusione

Spesso quando parliamo di monete rare pensiamo sempre a quelle antiche ma in realtà non è necessariamente così: anche quelle che possono finire quotidianamente fra le nostre mani come gli Euro, possono dare grandi soddisfazioni e nascondere dei tesori di alto valore. I collezionisti sarebbero disposti a pagarle tanto pur di averle.

Per esempio i semplici centesimi di rame da 2 centesimi, potrebbero farci guadagnare anche 100 euro. Ma è necessario che soddisfino determinati requisiti ovvero siano davvero quelle più ambite dai collezionisti. Se infatti, presentano determinate caratteristiche o errori di conio, possono far mettere qualche soldino in più nel portafoglio. Lo stesso dicasi per le monete da 1 centesimo o da 5 centesimi.

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