A quanti è capitato di trovare, mettendo in ordine i cassetti, delle vecchie monete, in particolare dei dollari legati a una collezione di un nonno o di qualche altro parente? Se stai leggendo queste righe, significa che ti trovi in questa situazione e che vuoi sapere il valore di quello che, per caso, ti sei trovato in mano.
Parlare di vecchi dollari vuol dire aprire un capitolo storico ampio e complesso, a tratti affascinante. Accanto all’interesse per questo sapere, c’è senza dubbio il fiuto per il business che, oggi come oggi, può essere interessante quando si parla di monete rare del passato. Ovviamente bisogna prendere in considerazione numerosi fattori, dai numeri effettivi della tiratura allo stato di conservazione.
Abbiamo creato questa guida per aiutarti a capire qualcosa di più e per darti quelle informazioni preliminari necessarie ad avere un quadro completo della situazione prima di valutare se e in quali contesti è il caso di vendere i dollari che hai in mano. Continua a leggere per scoprire quali possono essere, nel 2025, quelli di maggior valore!
Dollari americani in oro: quanto valgono oggi?
Quando si apre il capitolo dei dollari rari, non si possono non menzionare le monete in oro. Tra quelle più interessanti spiccano i 10 dollari American Eagle, particolarmente importanti dal punto di vista storico in quanto sono stati la prima moneta in oro a essere coniata negli States. Il loro nome deriva dalla presenza, al dritto, della raffigurazione di un’aquila intenta a proteggere il nido.
Sul verso, invece, possiamo vedere un’incisione che raffigura la libertà. Quanto possono valere queste monete? Nel caso di quelle risalenti al 1993, si può parlare di un valore, per una conservazione in fior di conio, di 400 euro a singolo pezzo. Guardando sempre alla cosiddetta serie American Eagle, non possiamo non dedicare un cenno ai 5 dollari in oro.
Taglio minimo di tutta la serie – quello più consistente corrisponde a 50 dollari – si contraddistingue per la presenza, sia al dritto, sia al verso, delle stesse raffigurazioni della moneta da 10 dollari. Corrispondente più o meno a un’oncia di oro puro, ha un valore medio, per i collezionisti, di 150 euro a singolo esemplare (ovviamente a fronte di uno stato di conservazione ottimale).
10 dollari indiano: la moneta perfetta per investire
Nell’elenco dei dollari in moneta, è possibile trovarne diversi che, a ragione, possono essere definiti come pezzi da investimento. Tra questi, rientrano i cosiddetti 10 dollari indiano, coniati dalla U.S. Mint, la zecca degli Stati Uniti, all’inizio del XX secolo, per la precisione dal 1908 al 1933. Sul dritto, troviamo la testa di un indiano d’America con il classico e inconfondibile copricapo in piume.
Quando si guarda la moneta al verso, invece, si può ammirare, ancora una volta, l’aquila, simbolo del Paese. Quanto può valere oggi questa moneta storica? Dipende dalle condizioni. In fior di conio, si può parlare anche di valori superiori ai 1500 euro a singolo pezzo. Esistono poi dei casi davvero particolari, come per esempio quello dei dollari indiano della serie “Wired Edge”, coniati, nel 1907, in un numero ridotto di esemplari, solo 352.
Settanta di questi vennero rifusi tra loro. I restanti, invece, entrarono di diritto a far parte dell’elenco delle monete di estrema rarità (difficilmente trovabili nelle tasche delle vecchie giacche del nonno, per intenderci). Una di queste monete è stata venduta nel 2022 per la straordinaria cifra di 840.000 dollari. Si tratta effettivamente di un caso a dir poco straordinario!
Lincoln Penny
Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta dei dollari rari parlando di un’altra chicca storica unica nel suo genere: il Lincoln Penny. Si tratta di una moneta il cui valore nominale era pari, ai tempi della sua circolazione nell’economia reale, a un centesimo di dollaro. Coniato nel 1918 in oltre 4 milioni di esemplari, è noto tra i collezionisti per aver mantenuto, nel corso del tempo, uno stato di conservazione ottimale.
Nel 2006, una di queste monete è stata venduta all’asta per 95mila euro. Un’altra moneta americana famosa con il volto del Presidente Lincoln è stata invece immessa nell’economia reale nel 1944. Si tratta del cosiddetto Lincoln Penny on Steel. La sua peculiarità? L’utilizzo, caso straordinario rispetto alla norma, dell’acciaio invece che del rame.
Alla luce di ciò, si parla di pezzi molto ricercati dai collezionisti di tutto il mondo e, di riflesso, caratterizzati da un valore molto interessante (nonostante la tiratura con numeri rilevanti, superiori ai 430 milioni di esemplari). Giusto per citare un esempio, chiamiamo in causa un’asta Herigate risalente al 2007, che vide un ricco collezionista aggiudicarsene uno per ben 103mila euro.
Altri centesimi di dollaro di valore
Concludiamo citando altri casi di monete da un centesimo di dollaro oggi di valore, ma con cifre decisamente più basse rispetto a quelle appena elencate. Il cosiddetto centesimo del 1917 S Wheat Penny, coniato inizialmente in un numero di esemplari superiore ai 132 milioni, se conservato in fior di conio può valere circa 620 euro.
La presenza di segni di circolazione lo deprezza notevolmente, portando il valore odierno di vendita a circa 1 euro. La stessa moneta risalente al 1916 può arrivare a valere, se conservata senza segni di usura, fino a 715 euro. In condizioni normali, invece, siamo nell’ordine dei 6 euro circa a singolo esemplare.