Vecchie monete di rame: ecco quanto valgono attualmente

Le monete sono un ambito molto particolare, che ci porta ad analizzare alcuni aspetti inerenti al mondo della numismatica, branca del sapere che ci permette di fare una considerazione interessante. Intanto, si parla di qualcosa che sicuramente ci porta a collezionare pezzi di un certo valore provenienti dal passato e che fanno la differenza.

Le vecchie monete di rame, soprattutto quelle del Regno d’Italia ma anche della Repubblica Italiana, sono molto ricercate dai collezionisti, perché si tratta di un piccolo tesoro, che non sono a livello nominale possono avere un valore importante, ma racchiudono anche aspetti interessanti dal punto di vista numisamtico. Del resto raccontano spaccati di storia.

Per la valutazione di queste monete occorre tenere in considerazione alcuni dettagli più specifici tutti inerenti alla questione prettamente legata al collezionismo, che detta le regole al riguardo. E allora proviamo a scoprire quali sono queste monete di rame ad avere valori incredibili oggi giorno, per capire se anche noi ne possediamo qualcuna.

Come valutare una moneta di rame

Una moneta antica, ma anche più recente, che sia di rame o di qualunque altro metallo, è comunque valutata seguendo delle direttive che sono uguali per tutti. Si tratta di valori che risentono di una serie di fattori che cambiano al cambiare delle regole e del tempo in cui la valutazione viene portata a termine.

Oggi giorno, per la valutazione di una moneta in generale occorre che sia chiari l’anno in cui è stata coniata, per comprendere il contesto di riferimento; lo stato di conservazione, ovvero come è arrivata a noi e in che modo, e la tiratura, vale a dire la quantità prodotta in un determinato stato o momento storico.

A questi fattori che sono quelli principali a cui fare riferimento se ne unisce un altro altrettanto importante, ma che non sempre è presente. Si tratta dei possibili errori di conio, che si palesano sulla moneta e che possono davvero dare dei contributi differenti a carico della moneta nella fattispecie se l’errore è presente su un numero ridotto di monete.

Alcuni esempi di monete di rame rare

Per quanto riguarda le monete di rame risalenti all’Ottocento e riguardo il Regno di Italia, quindi fino a quasi metà del Novecento, stiamo parlando soprattutto delle monete da 1 centesimo a 10 centesimi, tutte in rame e alcune delle quali con un valore interessante, considerando che fanno riferimento a un governo che in Italia è cambiato nel 1946.

Tra queste troviamo in particolar modo i 5 centesimi esagono con Vittorio Emanuele III, che è molto caratteristica per via della sua forma non molto comune, e che relativamente agli anni di conio 1936 e 1937 sono considerate rare, arrivando a valere intorno ai 30-100 euro in condizioni e con una conservazioni ottimali.

Non voglio dimenticare il mitico 2 centesimi del 1902, che ha un valore tra i 200 e i 400 euro, ma solo se in Fdc; e i 10 centesimi con Vittorio Emanuele II coniati nel 1878, che hanno un valore massimo di 150 euro quando si trovano in condizioni perfette.

Attenzione: non pulitele

Se la tua decisione è quella di non venderle, è chiaro che per continuare a considerarle monete di un certo peso e di un certo valore, occorrerà anche valutare nel dettaglio lo stato di conservazione, perché, si sa, una moneta che dura nel tempo, è una moneta che varrà tanto in futuro.

Alla luce di tutto questo, mi preme ricordarti una cosa che molti sbagliano: le monete non vanno mai pulite. Le monete si conservano adeguatamente dentro delle buste sigillate per preservarne il valore autentico, quello di oggi, che magari domani arriverà a toccare cifre davvero impressionanti e che non deve quindi essere alterato.

Se però passi dei panni che tendono a rimuovere qualche elemento o anche la patina esterna, la moneta potrebbe danneggiarsi irrimediabilmente, perdendo di fatto quel valore intrinseco che già possiede. Significa che non va mai toccato né con prodotti chimici (assolutamente banditi) né con quelli naturali. Mai e poi mai.

Come farle valutare?

Che tu voglia venderle oppure tenerle per te per darle via quando il mercato numismatico sarà ulteriormente aumentato, quello che sicuramente ti serve subito è una valutazione immediata che ti permetta di portare a casa un valore certo e certificato sopratutto, che alla fine è davvero quello che ti interessa.

In questo caso, quindi, rivolgiti sempre a un negozio di numismatica accreditato, dove otterrai oltre alla valutazione anche la certificazione e fai in modo di non fermarti mai a una sola valutazione, ma cerca di trovarne almeno 2 o 3 per avere una idea chiara e sicura di quello che hai in mano.

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