Valore terreno agricolo: ecco cosa cambia con le nuove normative

Se durante la seconda metà del secolo scorso si è assistito ad un esodo dalle campagne, con concentrazione della popolazione nelle aree cittadine in cerca di fortuna, gli ultimi decenni sembrano aver registrato la tendenza opposta, culminata col picco di ritorno alla “ruralità” a seguito della pandemia del 2019 che ha costretto in casa milioni di persone.

Quello che, quindi, in passato poteva essere visto come un peso, adesso potrebbe rappresentare una opportunità. A cosa ci riferiamo? Al possedimento di un terreno agricolo! Nel caso in cui abbia ereditato un appezzamento di terreno a destinazione agricola o lo abbia acquistato anni fa, potrebbe essere utile conoscere le nuove normative del settore.

In effetti, l’ambito agricolo è ampiamente regolato e le norme vigenti vengono regolarmente modificate e aggiornate per poter stare al passo con i tempi. Nei prossimi articoli potrai scoprire le ultime novità “in campo”, utili sia per chi vuole vendere sia per chi vuol acquistare un appezzamento di terreno a destinazione agricola.

Terreno agricolo: di cosa si tratta?

Tra i beni immobili, oltre alle abitazioni, figurano anche i terreni agricoli. E questo non dovrebbe stupire! Infatti, come gli edifici, anche gli appezzamenti di terra non possono essere spostati dal luogo in cui si trovano. Il terreno agricolo è comunemente chiamato anche con l’appellativo di terreno agrario, in quanto la destinazione è prettamente produttiva.

La produzione specifica di un dato terreno può variare in base alle diverse situazioni, facendo sì che esistano numerose tipologie di terreno agricolo, come quello destinato alla coltivazione, quello destinato all’allevamento e quello destinato alla salvaguardia boschiva, nonostante il pascolo o l’impianto di specie arboree possano apparentemente non sembrare una pratica agricola.

Il terreno agricolo, o agrario, si distingue da un terreno edificabile (ovvero su cui è possibile costruire edifici di vario tipo) per alcuni aspetti. Il prezzo, in primis. Un terreno agricolo avrà, infatti, un prezzo inferiore rispetto ad un terreno edificabile. In alcuni casi sarebbe possibile trasformare un terreno agrario in edificabile, mediante iter burocratici a pagamento.

Le tipologie di terreno agricolo

Non tutti i terreni agricoli sono adatti alla coltivazione della stessa coltura. Infatti, ogni terreno presenta delle caratteristiche chimico – fisiche che lo rendono più o meno ideale per le esigenze delle varie specie vegetali coltivabili. L’aspetto fondamentale in questi termini è rappresentato dalle proporzioni tra sabbia, limo e argilla nel terreno.

I terreni sabbiosi sono i più drenanti, essendo composti per la maggior parte da particelle di (relativamente) grandi dimensioni. Essi, quindi, sono suoli sciolti che lasciano filtrare l’acqua, trattengono poco i nutrienti e si riscaldano velocemente. I terreni limosi, invece, sono composti prevalentemente da particelle di più piccole dimensioni (il limo).

Proprio per questa caratteristica trattengono l’acqua, senza farla ristagnare, e i nutrienti e sono generalmente i più fertili. Infine, all’estremo opposto dei terreni sabbiosi, troviamo i terreni argillosi, formati da particelle finissime che trattengono molta acqua, causando frequenti ristagni, e tendono a creparsi durante la stagione calda, rendendo difficoltose le pratiche agricole.

Scopri le ultime novità normative!

Come accade per altri settori, anche il settore agricolo è ampiamente normato. Le leggi che riguardano questo ambito sono spesso aggiornate e modificate per assicurare una costante innovazione e l’adeguamento alle nuove tecnologie e all’andamento del mercato. Scopriamo insieme le novità più importanti, con particolare attenzione a quelle riguardanti il valore dei terreni agricoli!

Sembrerebbe essere stata la Legge di Bilancio per l’anno 2025 a prevedere delle rivalutazioni in ambito fiscale per quanto riguarda i terreni agricoli. Secondo quanto previsto, i proprietari di un terreno potrebbero richiederla, secondo una apposita procedura e a fronte del pagamento di una imposta pari al 18 % sul valore attribuito dal perito.

La differenza con il passato, in particolare, riguarderebbe l’aliquota da versare, che sarebbe passata da un 16 % al 18 % attuale, con un rincaro del 2 % in linea con gli adeguamenti che sono stati previsti dalla nuova legge, citata in precedenza. Nonostante ciò, la rivalutazione potrebbe essere utile per allineare il valore del proprio terreno con quello del mercato attuale.

In breve…

In conclusione, il terreno agricolo è un bene immobile destinato all’agricoltura, all’allevamento o alla salvaguardia delle zone boschive. A differenza dei terreni edificabili, sui terreni agricoli in genere non è permesso costruire edifici a destinazione residenziale, a meno che non si richiedano gli opportuni permessi all’autorità competente in materia, non sempre rilasciati.

L’ambito agricolo è normato ampiamente in Italia. La Legge di Bilancio per l’anno 2025 avrebbe previsto la possibilità per i proprietari di terreni a destinazione agricola di richiedere una loro rivalutazione in linea con il mercato attuale, da effettuarsi attraverso una apposita procedura e a fronte del pagamento di un aliquota del 18 % su valore stimato.

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