Nuove regole per il bollo auto: chi non dovrà più pagarlo

Ogni anno, in base alla data di immatricolazione del tuo veicolo, c’è una scadenza che non solo va rispettata ma che richiede anche un certo rispetto delle regole per quanto riguarda il suo pagamento e si tratta del bollo auto. Questa tassa, così tanto odiata dai cittadini, è tuttavia obbligatoria.

L’obbligo però non è connesso alla circolazione del veicolo in sé, ma si va proprio a puntualizzare proprio sul fatto che il veicolo sia di tua proprietà e che quindi non se ne possa fare a meno. Hai quindi a che fare con un problema di base, cioè che non hai come scappare.

Ma come si paga e soprattutto quando è possibile richiedere uno sconto o una esenzione? Quali sono quindi i privilegi associati ad alcuni casi nello specifico che ti permettono di essere esonerato una volta per tutte senza sconti e senza più pensieri tra scadenze e cose che riguardano il bollo d’auto.

Cos’è e a cosa serve il bollo auto

Tecnicamente facciamo riferimento a una tassa che non fa sconti quasi mai, viene imposta dalla regione di riferimento ed è per di più anche obbligatoria. Ciò significa che se anche solo per puro caso intendi evitare di pagarla, non potrai farlo perché scatterebbero una serie di sanzioni e rincari particolarmente elevati.

Ogni anno quindi questa tassa va pagata, e scade facendo riferimento al giorno e al mese in cui è entrato a pieno diritto all’interno dell’elenco del PRA, il Pubblico Registro Automobilistico. La cosa buffa in tutto questo è che anche se tu il veicolo non lo usi, il bollo lo devi comunque pagare, essendo una tassa che verte sul possesso di un veicolo.

Il motivo per cui è nato il bollo è facilmente deducibile. Si trova un senso infatti nel solo fatto di andare a finanziare lavori di manutenzione o di rifacimento delle strade percorse dai veicoli, e per questo i costi sono comunque imposti dalle singole regioni e a loro finiscono anche gli importi che vengono pagati.

Tra costo e modalità di pagamento

Intanto, relativamente al costo del bollo, questo segue ovviamente tre indicatori ben precisi, che hanno a che vedere con la potenza del potere in primis, quindi si calcola in base ai kW, con la classe ambientale, quindi se una euro 3, 4, 5,…, e infine è chiaramente riferito alla regione di residenza, come si diceva.

Le modalità per pagare il bollo auto poi sono chiare e finalizzate alla praticità dell’operazione. Quindi, a meno che tu non abbia a portata di mano e ancora attiva l’app IO, allora puoi sempre recarti presso una tabaccheria, in posta o in banca e pagare tranquillamente con la tua carta.

Ricordati che per il pagamento ti servono i dati dell’automobile, quindi è importante che tu ricordi esattamente il numero di targa e tutto il libretto da dove tirare fuori tutti i dati dell’intestatario dell’automobile. E’ bene non arrivare mai al ritardo, perché purtroppo questo vorrebbe significare che potresti andare incontro a interessi di mora o sanzioni di varia natura.

Chi non lo paga?

Andiamo a quello che potrebbe però farti sorridere. Perché finora ti ho illustrato conseguenze e modalità di pagamento, facendoti notare che si tratta pur sempre di una rata che è obbligatoria e che quindi non si può fare nulla per non pagarla. Ma diventa importante anche chiarire che ci sono dei modi per diventarne esenti.

Restano esonerati dal pagamento del bollo auto tutti coloro che hanno auto con più di 30 anni di vita e che risultano quindi auto d’epoca; mentre alcuni sconti finiscono per avere tutte le auto tra 20 e 29 anni d’età. Se inoltre la tua auto ha una potenza molto bassa potresti non pagare assolutamente nulla.

Le novità in realtà oggi riguardano la natura dell’automobile: infatti, se questa è un’auto elettrica o ibrida, sono previsti alcuni tipi di agevolazioni. La prima sicuramente ha a che vedere per i veicoli ibridi che in alcune regioni hanno diritto a sconti importanti; mentre per l’elettrico c’è prevista l’esenzione per 5 anni dalla prima immatricolazione.

Il bollo non è una tassa solo italiana

Benché per noi italiani sia davvero una tassa malsana, che genera sempre tanto chiacchiericcio perché non la si ritiene corretta, anche in altre aree di Europa il bollo anche se non dichiarato viene comunque pagato, tassando in modo particolare carburanti e pedaggi, con lievi rincari ma tutti volti al recupero dei crediti.

Diciamo che nel modo imposto in Europa, la tassa non si vede e alla fine si paga e basta, senza protestare; in Italia, invece, è vista come una tassa extra, imposta e pure demonizzata, considerata proprio impopolare e quindi nemmeno vista legittimamente da parte degli automobilisti che non apprezzano quest’imposizione.

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