Il canone RAI aumenta ancora: ecco il nuovo prezzo che sconvolge tutti

Il Canone Rai è una delel forme di “obbligo di pagamento” meno amate e sicuramente anche meno “tollerate” in Italia, condizione che a differenza di altre forme di pagamento obbligatorio, non è stato di fatto mai assorbito dal tessuto sociale ed è piuttosto ostracizzato da varie generazioni , se non proprio dal principio.

Novità consistenti in merito al Canone Rai sono state registrate anche negli ultimi anni, con una importante forma di cambiamento che è ancora attiva, e che ha portato questa forma di tariffazione televisiva alle forniture di energia elettrica. Condizione che ha alimentato nuove proteste e polemiche ma che si è rivelata comunque una buona mossa per lo stato.

Proprio lo stato italiano, attraverso il governo di turno, in questo caso l’esecutivo capitanato da Giorgia Meloni ha confermato una nuova forma di cambiamento che alla fine è una sorta di ritorno al passato nell’ottica del prezzo che è ovviamente un po’ in nodo gordiano della situazione ma non l’unica motivazione che ha portato questa tassa ad essere così fastidiosa.

Perchè il Canone Rai esiste?

E’ una domanda lecita, naturale che però trova una semplicissima risposta, serve per finanziare il servizio pubblico, per questo viene associato globalmente alla Rai, ma non solo: è una tassa che viene concepita per pagare lettermente lo sforzo televisivo nazionale ma viene a sua volta tassata in percentuale sempre da parte dello stato.+

Di fatto esiste da quando esiste la televisione, l’ordinamento legale del Canone Rai è di fatto una forma modificata ma solo in parte della regolamentazione statale e tributaria del possesso delle Radio, risalente addirittura agli anni 30 del Novecento. Per questo la formula è rimasta quella, solita, che porta l’utente in possesso di un dispositivo del genere a pagare una forma di importo annuo.

Il Canone Rai viene calcolato esclusivamente sul possesso della TV, ma al tempo stesso viene considerata praticamente sicura da parte dell’utenza, che è oramai quasi certamente in possesso di almeno uno di questi apparecchi. Viene quindi fatto pagare letteralmente il Canone televisivo non in base all’utilizzo ma al possesso dell’elettrodomestico.

Quanto costa il Canone Rai

Il Canone Rai ha avuto un importo che è cambiato negli anni così come è mutata la struttura stessa di quella che è una imposta vera e propria dello stato anche se può sembrare quasi una forma di pagamento “facoltativo” (e per questo è anche una imposta estremamente evasa, ancora oggi, seppur di meno rispetto al passato).

Fino agli anni 80 esistevano addirittura due tipologie di Canone Rai, uno per chi disponeva della Tv a colori, e uno ridotto concepito per chi aveva la tv monocolore, ovvero quella in bianco e nero. La condizione però ha visto un importo mai accettato da parte degli italiani, che fino al 2015 era concepito in un pagamento unico sotto forma di bollettino che era arrivato a corrispondere l’importo di 113 euro.

Dal 2016 il governo Renzi ha ridotto questo importo a 90 euro e, ancora più importante, ha rateizzato il Canone Rai applicandolo alla bolletta della luce, nella formula di 9 euro al mese (o 18 in caso di bollette su rate bimestrali), formula che viene mantenuta ancora oggi anche se lo scorso anno il prezzo è stato ridotto a 70 euro, quindi uno “sconto” annuo di 70 euro.

Prezzo 2025

Il costo però è stato riportato a 90 euro annui anche per il 2025, in attesa di una possibile (ma non sicura) nuova modifica del Canone Rai, sbandierata da parte della maggioranza in modo però non continuo da ogni parte, ma che sostanzialmente ha visto un ritorno al recente passato, così come è stata mantenuta la formula tipica rateizzata rivelatasi la migliore.

Infatti in questo modo la tassa televisiva viene evata in maniera meno costante, e questo garantisce un compendio di denaro aggiuntivo per le casse dello stato anche se come annunciato dai “capi” della Rai si tratta di un elemento che non migliora totalmente la situazione del servizio pubblico che resta fortemente sotto finanziato in mod oevidente, da oramai diversi anni.

Andremo quindi a pagare esattamente la medesima cifra che è stata calcolata negli ultimi (quasi) dieci anni, senza alcuna differenza, sia nella formula che nell’importo. Naturalmente anche coloro che avevano chiesto l’esenzione potranno farlo anche quest’anno, rientrano in questa categoria chi non ha un Tv, chi è sotto una certa soglia di reddito ed una certa età (gli over 75 con un reddito non superiore a 8000 euro).

Attenzione alle truffe!

Proprio in queste ultime settimane sono molti i tentativi segnalati di truffa telefonica da parte di un falso operatore che chiede di fatto le coordinate bancarie una volta individuata la “vittima” adatta, generalmente anziani o persone comunque fragili o vulnerabili. Lo Stato e quindi neanche la Rai fa ricorso a call center simili con servizi analoghi quindi attenzione!

Difficile calcolare come cambierà il Canone Rai in futuro, diverse ipotesi che guardano anche ad altri paesi sono state calcolate per rendere questa tariffazione importante ma da sempre “indigesta” e poco propoensa ad essere accettata da almeno metà della popolazione. Seppur migliorativa, la formula non garantisce comunque una copertura di pagamenti totale.

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