Non è poi così raro sentir parlare di abusi edilizi, tuttavia, spesso le conoscenze in materia sono confuse o non chiare e quando i proprietari di immobili si accingono a vendere casa, si trovano spaesati di fronte alla notizia che, senza che loro ne fossero a conoscenza, la propria abitazione presenti degli abusi edilizi.
Secondo le normative vigenti, infatti, per poter vendere una casa è necessario che, dal punto di vista edilizio e architettonico, sia in regola. Eventuali presenze di abusi potrebbero complicare la questione e sottoporre a spese e oneri i proprietari intenzionati a mettere in vendita la propria abitazione. Farsi seguire da un tecnico è fondamentale per trovare la miglior soluzione.
A cosa sono dovuti gli abusi edilizi? Quali sono, in pratica, degli esempi di abuso edilizio? Come poter fare per risolvere queste delicate situazioni? A tutte queste domande, molto importanti e attuali, potrai trovare la relativa risposta, proseguendo con la lettura del presente articolo, fino ai paragrafi riepilogativi finali .
Di cosa si tratta?
Quando si costruisce un edificio o una parte di esso senza essere in possesso delle certificazioni e dei permessi necessari, si sta compiendo un abuso edilizio. Compiere un abuso edilizio significa violare le normative vigenti in materia edile e urbanistica e, quindi, essere soggetti a sanzioni di vario tipo, in base alla gravità.
Nel caso in cui l’abuso riguardi un intero edificio, si parla di abuso totale. Nel caso in cui riguardi una sola sua parte, invece, si parla di abuso parziale. Le difformità edilizie riguardano quelle variazioni effettuate senza un progetto approvato. Infine, un altra casistica è rappresentata dal cambio di destinazione d’uso illegittimo.
Un esempio concreto del primo caso è rappresentato dalla costruzione di una villa su un suolo a destinazione agricola, senza aver richiesto il permesso di costruire e il cambio di destinazione d’uso del terreno. Una casistica rispondente ad abusi edilizi parziali è invece l’installazione di una veranda chiusa senza i necessari permessi comunali.
Le normative in materia
Essendo un mondo molto vasto e complesso, l’edilizia è ampiamente e minuziosamente regolamentata. Le normative vigenti, inoltre, sono modificate e aggiornate con regolarità. Il testo unico di riferimento in ambito edilizio è rappresentato dal D.P.P 280/2001, chiamato anche Testo Unico sull’Edilizia. E’ in esso che sono specificate le sanzioni per i vari tipi di abuso.
Se l’edificio in costruzione o in ristrutturazione si trova in zone a vincolo paesaggistico o storico, non si dovrà far riferimento soltanto al Testo Unico sull’Edilizia, ma anche al D.lgs 42/2004, che stabilisce gli interventi attuabili in tali zone vincolate. Infine, esiste una vasta gamma di leggi sancite a livello regionale.
Ma non solo! Anche i comuni possono legiferare in merito, soltanto su determinati argomenti, come le altezze e le distanze tra gli edifici e le volumetrie. Da questa panoramica si intuisce come la normativa in materia edilizia sia vasta e complessa. Per questo, sono presenti tecnici e professionisti del settore esperti in grado di aiutare chi ne ha bisogno.
Come poter sanare un abuso edilizio?
Le procedure e gli iter che possono consentire di sanare un abuso edilizio variano in base al tipo di abuso. In alcuni casi è possibile richiedere al Comune il permesso per effettuare una sanatoria in senso stretto, a seguito del versamento di una quota sanzionatoria. Nei casi ove ciò non si a possibile, che fare?
L’unica soluzione sembrerebbe essere quella di effettuare la demolizione dell’opera abusiva per tornare alla situazione originaria l’edificio. Nel corso degli anni, i vari Governi che si sono succeduti hanno previsto il cosiddetto Condono Edilizio. Si tratta di misure straordinarie che permettono, per legge, di poter regolarizzare eventuali abusi edili presenti.
L’ultimo Condono sembrerebbe risalire all’anno 2003, grazie all’entrata in vigore della Legge 326/2003, e quindi risalire a più di venti anni fa. Come accennato, in caso di abuso edilizio, le conseguenze possono essere variabili: si passa da sanzioni pecuniarie di valore variabile da qualche centinaia fino a migliaia di euro per giungere al penale nei casi più gravi.
In conclusione…
In conclusione, gli abusi edilizi sono tutti quegli interventi che presuppongono la costruzione di un intero edificio o di una parte di esso, o delle modifiche a suo carico, senza aver regolarmente ottenuto i necessari permessi rilasciati dall’autorità competente in materia. Gli abusi edilizi possono, in alcuni casi, essere soggetti a sanatoria.
In altri casi, invece, l’unica soluzione per risolvere il problema è riportare i luoghi allo stato originario, demolendo la struttura o l’opera abusiva. Le conseguenze cui il proprietario dell’immobile che presenta abuso può andare incontro variano in base alla gravità dell’abuso: si passa da sanzioni pecuniarie fino a conseguenze penali.